TAM TAM – Tutti Al Museo

TAM Tutti Al Museo
TAM Testi Aumentativi Multimodali

Progetto in sintesi

Il progetto TAM TAM, nato con il contributo della Fondazione Carispezia (Bando n. 3/2024) Cultura plurale e sostenibile), ha l’obiettivo di diversificare e ampliare il pubblico del Museo Diocesano di Sarzana, intercettando nuove fasce di visitatori e aumentando la capacità comunicativa del museo stesso, veicolando al massimo i contenuti storico-artistici.

Il termine TAM TAM, scelto come nome del progetto, ha una pluralità di significati: il TAM TAM è sia il tamburo africano il cui ritmo viene adoperato per trasmettere segnali e messaggi a distanza, sia una diffusione da persona a persona di informazioni e notizie per vie informali.
Per il Museo Diocesano di Sarzana TAM TAM è la volontà di allargare i propri confini spaziali e relazionali, volontà che si può tradurre nel doppio acronimo di Tutti Al Museo e di Testi Aumentativi Multimodali:

Tutti Al Museo
L’idea progettuale prevede di coinvolgere il maggior numero possibile di visitatori di qualsiasi età ed estrazione sociale, nonché pubblici aventi bisogni speciali.
L’obiettivo è di costruire una rete di individui, spazi e associazioni, coinvolgendo attivamente nuove fasce della popolazione nella fruizione della cultura.

Testi Aumentativi Multimodali
Il coinvolgimento dei visitatori prevede la creazione di percorsi di visita caratterizzati dalla presenza di specifici ausili (digitali e cartacei) che rispondono alle necessità dei singoli visitatori, dei gruppi e/o degli accompagnatori per facilitare la visita in museo, la visita ai luoghi cittadini ed extracittadini e l’accesso ai contenuti storico-artistici.
Questi ausili comprendono: guide e schede tradotte in simboli, tabelle comunicative, ma anche file audio descrittivi e altri strumenti per facilitare la visione e la conoscenza delle opere d’arte.

Azioni per raggiungere gli obiettivi

La strategia selezionata per sostenere i bisogni dei soggetti destinatari del progetto TAM TAM, è indirizzata verso la creazione di materiali inclusivi attraverso l’impiego di mezzi e strumenti specifici; tra questi, la realizzazione di pacchetti multimediali ideati secondo le linee guida della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), volta a semplificare e migliorare la comunicazione dei soggetti con bisogni comunicativi complessi.

Per il coinvolgimento di altre fasce di pubblico che non prediligono la comunicazione scritta – come bambini in età prescolare, anziani e soggetti con disabilità cognitive – risulta ottimale riorganizzare i contenuti e l’esperienza culturale tramite la valorizzazione di più modalità e di canali diversificati, in modo da far accrescere le capacità comunicative.
Il progetto prevede quindi una prima fase di approfondimento relativa agli argomenti scelti per la definizione dei percorsi di visita. In questa fase, il gruppo di lavoro del museo è seguito da educatori esperti nella facilitazione del linguaggio e nella creazione di contenuti in Comunicazione Aumentativa, ma anche da esperti nel campo della didattica e della divulgazione culturale.
Per delineare le azioni specifiche individuate per raggiungere l’obiettivo della divulgazione dei contenuti storico-artistici e migliorare la fruizione delle opere d’arte, ampliando così il pubblico di riferimento, sono stati individuati alcuni elementi chiave attorno ai quali costruire i diversi percorsi culturali. In particolare, per individuare i collegamenti fisiologici tra il museo e il territorio circostante, il team del progetto ha selezionato come oggetto di intervento 5 luoghi urbani e suburbani (Museo Diocesano e le chiese sarzanesi di Santa Maria, San Francesco, San Giovanni e San Lazzaro) e 10 opere d’arte significative conservate in questi luoghi, come il Crocifisso di Mastro Guglielmo, le tele di Domenico Fiasella e altre opere pittoriche e scultoree appartenenti a epoche e stili diversi.

Qualche esempio: